Marzo 2003
a cura di Stefano Finesi e Massimo Raso |
|
|
|
|
|
|
|
|
lunedì
31 Marzo
Peter Jackson sarà il regista del nuovo remake del classico
del 1933 King Kong, gia annunciato per natale 2005.
Jackson sperava in questo remake da circa dieci anni e finalmente
la Universal ha dato ufficialmente il via al progetto. Già
nel ’97 sembrava avercela fatta, ma poi il Godzilla
della Sony fece ritirare i finanziamenti ai produttori. Jackson
e Philippa Boyens (cosceneggiatrice dellla trilogia dell’anello)
inizieranno il nuovo adattamento di King
Kong nonappena sarà finita la post produzione
del terzo capitolo della trilogia dell’anello. “Nessun
film è mai riuscito a catturare la mia immaginazione piu
di King Kong” ha detto Jackson in un’intervista.
“Ho scelto di fare il regista quando l’ho visto
a nove anni, ed è stato il mio sogno di sempre reinterpretare
questo classico per una nuova era” |
|
sabato
29 marzo
Giampaolo Sodano, presidente della Eagle Pictures, lascia il suo
incarico, rimanendo semplicemente presidente dell’Unidim,
l’associazione che raggruppa i distributori italiani. “Ho
portato a compimento un percorso – commenta l’interessato
- che avevo iniziato nel ‘99 con la partnership, da me
creata, con il fondo di investimento B&S Electra. Ho concluso
un’esperienza che reputo altamente positiva: Eagle in questi
anni ha visto crescere i suoi ricavi da 36 a 74 milioni di euro.
Ormai Eagle è una realtà consolidata, che funziona:
la mia esperienza non serve più”. Il nuovo presidente
sarà Luigi Sala, presidente del fondo B&S Electra.
|
|
venerdì
28 marzo
Uma Thurman, dopo l’attesissimo nuovo lavoro di Quentin Tarantino
Kill Bill, interpreterà
il ruolo di spietata cattiva antagonista nel nuovo film di fantascienza
diretto da John Woo, Paycheck.
Prodotto dalla DreamWorks e dalla Paramount, il film sarà
realizzato alla fine dell’anno e avrà come protagonista
Ben Affleck. Tratto da un racconto breve di Philip K. Dick il film
sarà sceneggiato da per lo schermo da Dean Georgaris (Mission
Impossibile 3, Tomb Raider 2). |
|
venerdì
28 marzo
La censura di guerra, ci mancherebbe altro, mette piede ufficialmente
a Hollywood. La Warner Bros ha modificato il manifesto del film
What a Girl Wants in cui la protagonista Amanda
Bynes fa il gesto della pace con la mano destra, facendole scendere
più placidamente il braccio lungo i fianchi. “L’abbiamo
cambiato – commentano alla Warner – perché
non volevamo aggiungere la politica a un film che non la contempla”.
D’altra parte Chris Rock, il comico nero protagonista di Head
of State, sulle presidenziali del 2004, è stato
invitato dalla Dreamworks a evitare battute su Bush nel tour promozionale
del film. Rock, che appare peraltro anche in Bowling
a Columbine con un esilarante monologo contro le armi, in passato
aveva già detto la sua sul presidente, sostenendo che “non
è stupido, è solo ubriaco”. |
|
venerdì
28 marzo
Craig Zadan e Neil Meron, produttori esecutivi di Chicago,
sono stati scritturati dalla Paramaunt Picture per realizzare il
remake di Footloose, grande successo cinematografico
degli anni 80.
Diretto da Herb Ross il film costò nel 1984 8.5 milioni di
dollari e ne incassò 81 solo al botteghino americano. La
nuova versione, stimata per un costo complessivo di 30 milioni di
dollari, abbandonerà lo stile originale del “film musicale”
per tentare la via del musical. Quattro nuove canzoni integreranno
la famosa colonna sonora originale scritta appositamente per il
film da Dean Pitchford, sceneggiatore e paroliere della prima versione
cinematografica. Sarà lo stesso Pitchford, ingaggiato anche
come produttore esecutivo, a scrivere i nuovi testi e a coordinare
i nuovi arrangiamenti. L’intera colonna sonora sarà
infatti adattata alle tendenze musicali contemporanee, con lo scopo
di avvicinare e conquistare le nuove generazioni. “Il
film seguirà la via della sperimentazione, useremo le stesse
premesse ma scriveremo una nuova sceneggiatura capace di integrare
le tecniche di ripresa più innovative, seguendo uno stile
molto più vicino a quello di Moulin
Rouge piuttosto che a quello di Chicago”
ha detto Zedan in un’intervista subito dopo aver ingaggiato
come direttore della fotografia James Chressanthis. Zedan e Meron
sono al momento impegnati con la Castle Rock e la Warner Bros nella
produzione di Fahrenheit 451, tratto dall’omonimo
libro di Ray Bradbury e diretto da Frank Darabont (sceneggiatore
del quarto episodio di Indiana Jones).
|
|
giovedì
27 marzo
Pensavamo fosse solo una nostra delirante supposizione, ma a quanto
riporta il Giornale dello Spettacolo, dati Cinetel alla
mano, qualcuno ha capito finalmente che alla crescita abnorme degli
schermi e dei multiplex non corrisponde una crescita degli incassi
(e, verrebbe da aggiungere, neanche dell’offerta). Nel corso
del 2002, infatti, aumenti di presenze si sono registrati solo a
Genova (+17,54%) e a Torino (+2,27%), mentre tutti gli altri centri
hanno fatto registrare un segno negativo: Roma –2,81%; Milano
–10,94%; Napoli –8,29%; Firenze –12,95%; Bologna
–6,24%; Cagliari –22,55%; Padova –10,06%; Ancona
–11,03%; Bari –8,96%; Catania –1,16%. “Il
problema esiste - ammette Gianantonio Furlan, presidente del
Gruppo Multicinema Anec - perché ad una rapida trasformazione
dell’esercizio non ha finora corrisposto un’adeguata
crescita del mercato. Di fronte ad uno sforzo così intenso
come quello sostenuto negli ultimi anni dall’esercizio, era
lecito attendersi un copioso aumento delle frequenze e, invece,
il mercato ristagna. Personalmente sono convinto che questo fenomeno
negativo dipenda innanzitutto da un’offerta ancora troppo
irrazionale, disordinata, concentrata in una stagione eccessivamente
corta. E le prospettive per l’immediato futuro non appaiono
affatto confortanti: l’estate 2003 si annuncia molto povera,
soprattutto dopo una serie di ingiustificate defezioni di film dell’ultima
ora”. Forse se a moltiplicarsi non fossero solo gli schermi
ma anche le case di produzione e distribuzione, e, soprattutto,
se a possedere quasi tutte le sale non fossero quest’ultime,
il mercato sarebbe molto più libero e dinamico. E probabilmente,
quindi, non saremmo in Italia. |
|
giovedì
27 marzo
Non si hanno notizie sul “costo” della miracolosa guarigione
dal mal di schiena di Tobey Maguire: comunque l’attore vestirà
ancora i panni dell’Uomo Ragno nell’attesissimo sequel.
Grazie ad un accordo con la Sony, l’inizio delle riprese del
film slitterà infatti di un paio di settimane, per permettere
a Tobey di rimettersi completamente ed interpretare senza rischi
le pericolose scene d’azione del nuovo e lanciatissimo film.
L’uscita annunciata per il sette maggio passa quindi al week-end
del quattro luglio 2004, fine settimana di vacanza nazionale importantissimo
per il box office americano. La notizia ha terrorizzato la 20th
Century Fox, che aveva da tempo annunciato l’uscita per quella
stessa data del suo I, Robot,
diretto da Alex Proyas e con protagonista Will Smith, mentre ha
giovato l’Universal che ha subito piazzato nell’ora
disponibile weekend del sette maggio il suo cavallo vincente della
stagione 2004, l’Horror Van
Helsing, per la regia di Stephen Sommers.
|
|
martedì
25 marzo
Terminata con un Oscar la marcia trionfale di Bowling
a Columbine, Michael Moore fa un bilancio e rilancia per il
futuro: con oltre 40 milioni di dollari incassati dal film in giro
per il mondo (è il più grande successo della storia
per un documentario), con prevendite video che superano quelle di
Chicago, la Icon di Mel Gibson
ha offerto al nostro di produrre il prossimo lavoro, nientemeno
che un’inchiesta sulla famiglia Bush, padre e figlio, e i
suoi oscuri legami con un’altra famiglia, i Bin Laden. “Il
nuovo film cercherà di mettere a fuoco che cosa è
successo al paese a partire dall’11 settembre, - ha dichiarato
Moore - e come l'Amministrazione Bush abbia usato quel tragico
evento per portare avanti la propria agenda, e cercherà di
capire quanto abbiano pesato su quest’ultima i legami tra
Bush e Bin Laden, oltre ad altri interrogativi dei quali non esiste
ancora una risposta, ma che verrà cercata in questa occasione”.
Uscita prevista del film: alla vigilia delle prossime presidenziali.
La sfuriata della notte degli Oscar, insomma, era solo un assaggio.
|
|
lunedì
24 marzo
Oltre ai pacifisti caricati dalla polizia fuori il Kodak Theatre,
altri americani sembrano non aver gradito gli Oscar: “solo”
in 33 milioni erano sintonizzati sulla ABC per la diretta televisiva,
rispetto ai 42 dello scorso anno, con una perdita di pubblico del
21% (forse catturato dalle edulcorate, ma sempre accattivanti cronache
dall’Iraq?). Larry Hyams, del servizio di ricerca del network,
ha commentato i risultati dicendo che è stato toccato il
picco più basso di ascolti degli ultimi 50 anni.
|
|
sabato
22 marzo
LOscar ai tempi della guerra. Alcune
voci lo davano addirittura per spacciato, per motivi di sicurezza,
ma gli sponsor hanno avuto ovviamente la meglio: oltre ai circa
trenta milioni di dollari intascati ogni anno dagli organizzatori,
la ABC, che trasmette levento, vende le inserzioni pubblicitarie
a circa 1,4 milioni di dollari per 30 secondi. Anche per questo,
ogni accenno alla guerra è stato bandito dai testi dello
spettacolo, malgrado sia stato concesso agli artisti vincitori di
farvi riferimento nei lacrimosi discorsi dordinanza con statuetta
alla mano. Altre chicche: no fly zone sul Kodak Theatre,
niente tappeto rosso con passerella pavoneggiante dei divi, chiusura
la pubblico per unampia area circostante. Ma nessuno riesce
ad arginare la protesta degli artisti, più o meno radicale,
più o meno radical chic: Will Smith, Peter Jackson, Cate
Blanchett, Aki Kaurismaki, Anjelina Jolie annunciano di dare forfait
contro lingiustizia della guerra e la bieca amministrazione
Bush, altri divi (Julianne Moore, Salma Hayek, Dustin Hoffman, Ben
Affleck, Jim Carrey, Pedro Almodovar, Ed Harris, Bono degli U2)
pur di non rinunciare alla loro poltrona rossa promettono di indossare
una spilla con la scritta Auwww (Artists united to win without
war). Che di vincere sempre si tratti è fuori discussione:
potrebbe esserlo la notte degli Oscar?
|
|
venerdì
21 marzo
Il regista Wes Craven e lo sceneggiatore Kevin Williamson tornano
a lavorare insieme dopo la fortunata serie di Scream,
con un nuovo horror prodotto dalla Dimension Fims, dal titolo Cursed.
Le riprese avranno inizio aprile, e luscita nelle sale americane
è prevista per i primi mesi del 2004. Abbandonato il meta-horror
della saga adolescenziale più famosa degli ultimi anni, il
film tenta la strada classica del racconto gotico in
cui tre sconosciuti incrociano i loro destni in una notte di luna
piena nella Los Angeles
contemporanea. Nel cast ufficiale Scott Foley (protagonista di Scream
3), Skeet Ulrich (il fidanzato cattivo di Neeve Campbell in
Scream) ed Omar Epps
(Dracula 2000). Confermata recentemente anche Cristina Ricci,
ma non è ancora chiaro se per un ruolo di rilievo o un cameo.
|
|
giovedì
20 marzo È difficile da digerire, ma come ai
bei tempi del maccartismo tornano le liste di proscrizione. Il New
York Post, uno dei più influenti giornali americani, invita
i lettori a boicottare i film di alcune star, definendole senza
mezzi termini Saddam Lovers e pubblicandone lelenco:
primo in classifica, va da sé, è Sean Penn, per gli
amici Baghdad Sean, seguono Martin Sheen, il diabolico
duo Susan Sarandon-Tim Robbins, Lawrence Fishburne, Samuel L. Jackson,
Richard Gere (non è musulmano ma è buddista e pure
vegetariano) e nientemeno che George Clooney. I sedicenti antiamericani
si opporrebbero, letteralmente, alla liberazione dellIraq
dallassassino di massa Saddam Hussein e dalla sua banda di
stupratori.
|
|
mercoledì
19 marzo
Anche l'attore Paul Walker dice no a Superman. Il nuovo film
di Brett Ratner sul famoso super eroe sembra avere non poche difficoltà
a trovare un interprete. I due no ricevuti in meno di un mese dalla
Warner (Josh Hartnett aveva gia declinato qualche settimana prima)
non fanno che alimentare, per molti fan, la superstizione legata
alla "maledizione" di Superman. Oltre al tragico
incidente che ha paralizzato Christopher Reeve, Hollywood non sembra
dimenticare la sclerosi multipla che ha colpito Richard Pryor e
lesaurimento nervoso di Margot Kidder (Lois Lane). La "maledizione"
avrebbe avuto inizio con Kirk Alyn, che, finito di girare il primo
Superman nel 1948, viene presto dimenticato e costretto ad
una modesta vita privata in Arizona causa la totale mancanza di
ingaggi. George Reeves, che interpretò Superman nella serie
televisiva ed in diversi film negli anni 50, muore nel 1959 per
un colpo di pistola alla testa. Dichiarato suicida, le sue impronte
non furono mai trovate sullarma. L'attore aveva un relazione
extraconiugale con la moglie di Eddie Mannix, produttore della MGM.
Infine Bud Collyer, voce americana del cartone animato Superman
(1942-43) e di "The New Adventures of Superman (1966)
muore tre anni dopo lultimo "ciak" per una misteriosa
intossicazione alimentare.
|
|
martedì
18 marzo
Dopo un estenuante tira e molla, il travaso Cecchi Gori-Medusa sembra
completato: Lanima gemella di Sergio Rubini e My
Name is Tanino di Paolo Virzì usciranno nelle sale italiane
rispettivamente l11 aprile e il 30 maggio, ma a far parte
dellaccordo sono La vita come viene di Stefano Incerti
(uscita 16 maggio), A.A.A. Achille di Giovanni Albanese (6
giugno), Andata e ritorno di Alessandro Paci (20 giugno).
Il commento di Cecchi Gori a proposito ha un patetismo quasi commovente:
Gli esiti dellaccordo si rivolgono anche al riconoscimento
di un lavoro produttivo sempre vitale e vincente nel panorama del
cinema italiano: nel segno della scoperta, della valorizzazione
dei talenti, della ricerca di nuove storie nella migliore tradizione
del marchio Cecchi Gori.
|
|
martedì
18 marzo
Annunciate le candidature ai David di Donatello, gli Oscar nazionali,
che saranno assegnati il 9 aprile con tanto di diretta televisiva.
A farla da padrone è La finestra di fronte, di Ozpetek,
seguito, con dieci candidature, da Ricordati
di me di Muccino, da Limbalsamatore, e, a ruota,
da Il cuore altrove, Lora
di religione e Casomai. Pinocchio di Benigni si
accaparra qualche contentino qua e là, ma a colpire (oltre
alle solite scelte sciagurate, tipo la nomination alla sceneggiatura
di Casomai
) è la tripla candidatura da produttore
per Domenico Procacci, indice quanto mai evidente, se ancora nessuno
se nera accorto, della mancanza in Italia di una classe estesa
di producers e di unindustria solidamente strutturata.
|
|
lunedì
17 Marzo
Karyn Kusama è in testa alla lista dei registi candidati
a dirigire Aeon Flux, il nuovo film dazione prodotto
da Paramount e Mtv Film, ispirato alla fortunata serie animata ideata
da Peter Chung. Kusama, reduce da un grosso successo di critica
e di pubblico con Girlfight, pellicola low budget sulla box
femminile interpretata da Michelle Rodriguez (attrice poi immediatamente
cooptata dallo star system - vedi Resident
evil), ha conquistato i produttori di Mtv Film, che vogliono
puntare sul linguaggio secco e la carica espressiva energetica dello
stile della regista, caratteristiche ritenute molto simili allindipendenza
ed il vigore delleroina di Chung.
|
|
lunedì
17 Marzo
Secondo Variety potrebbero essere vere le voci che circolano
da tempo sul probabile abbandono dell'attore Tobey Maguire nel sequel
di Spider-man, The Amazing
Spider-Man. Il - forse - ex Peter Parker ha terminato le riprese
di Seabiscuit il 18
febbraio, ed ora un pericoloso dolore alla schiena - che secondo
luffico stampa dellattore sarebbe in via di totale
guarigione - potrebbe mettere a repentaglio le complesse scene acrobatiche
previste dalla sceneggiatura. La produzione, già slittata
di tre mesi per permettere a Maguire di adempiere al precedente
impegno, dovrà ora cominciare necessariamente il prossimo
aprile, per riuscire ad arrivare in tempo alla prevista uscita del
film nel maggio 2004. Jake Gyllenhaal (Moonlight Mile,
The Good Girl, The
Day After Tomorrow) sarebbe il sostituto caldeggiato dalla Columbia
nel caso di un ennesimo ritardo di Maguire, che nel 2002 ha fatto
guadagnare alla Sony 800 milioni di dollari al botteghino mondiale.
Il rischio di insuccesso al box office nel caso di un no dell'attore
sembra essere stato preso in considerazione e ritenuto accettabile
dalla major, senza contare che Gyllenhaal rappresenta per la produzione
una spesa molto minore al confronto dei 17 milioni di dollari pattuiti
con Maguire. A far girare ancora di più il mulinello del
gossip, la recente notizia di una relazione sentimentale fra Gyllenhaal
e Kirsten Dunst (Mary Jane Watson in Spider-man).
|
|
sabato
15 marzo
Sordi muore due volte. Distributori e cineteche si accorgono infatti
dellirreperibilità di alcuni film dellattore
romano: il caso più eclatante è la perdita del negativo
di Un americano a Roma, ma manca allappello anche quello
de Lo scocciatore, de Le signorine della porta accanto (andato
distrutto), mentre è introvabile Via Padova 46 e non
esiste una copia a colori dignitosa di Due notti con Cleopatra,
unico film girato da Sordi con la Loren. Le lacrime di coccodrillo
non servono, in realtà, quando manca in Italia una legge
seria che argini il macero selvaggio in cui, oggi come ieri, incorrono
tutte le pellicole uscite dal circuito distributivo. Per farlo,
basterebbero probabilmente i fondi impiegati per i periodici ed
eclatanti restauri, o presunti tali: lunica differenza (e
in Italia non è poco) è che nessuno potrebbe farsi
bello e fingersi salvatore della cultura solo con una politica tacitamente
operosa di conservazione a lungo termine.
|
|
venerdì
14 marzo
Due lutti americani agli antipodi: muore Fred Freiberger, produttore
e sceneggiature di serie televisive cult come Star Trek,
Spazio 1999 e Starsky e Hutch, ma lo precede di pochi
giorni lalfiere del cinema indipendente Stan Brakhage, spentosi
a 70 anni con più di 300 film alle spalle, a partire da Interim,
girato nel 1952 a soli 19 anni, e alcuni testi chiave del New American
Cinema, come Metafore della Visione, A Moving
Picture Giving and Taking Book, The Brakhage Lectures,
The Brakhage Scrapbook.
|
|
mercoledì
12 marzo
Anche il Giffoni Film Festival, per bocca del suo direttore artistico,
Claudio Gubitosi, sposa la causa di Respiro, il film di Crialese
nuovamente nelle sale dopo il successo doltralpe ma subito
condannato a una distribuzione fantasma. Già Valeria Golino
aveva acquistato alcune pagine dei quotidiani per denunciare il
fatto, ma i discorsi portati a sostegno della battaglia sono vagamente
aleatori: Chiediamo a tutti coloro che credono nel buon
cinema italiano argomenta Gubitosi -, una grande collaborazione.
Facciamo in modo, che questa volta, si pensi al cinema e solo a
quello, facciamo in modo che si pensi al cinema inteso come arte
e non, invece, solo come pura economia. Chiedere a esercenti
e distributori di non pensare ai soldi è quanto di più
ridicolo possa immaginarsi, ma il dibattito sul cinema nazionale
si muove ormai a questi livelli: forse bisognerebbe discutere con
alcuni dati alla mano, come quelli che spiegano come negli ultimi
nove anni 232 film siano stati finanziati come di interesse
culturale nazionale, per un costo di circa 340 milioni di
euro, e come gli stessi ne abbiano incassato in totale 73. Magari
un po di assistenzialismo per distributori e esercenti, e
non solo per le produzioni, gioverebbe al corretto svolgimento del
ciclo di vita di un film. Inteso, va da sé, come arte e economia
al tempo stesso.
|
|
martedì
11 marzo
Hollywood è più sessista del parlamento. Questa la
conclusione a cui giungono le Guerrilla Girls (www.guerrillagirls.com),
gruppo femminista americano che ha dichiarato guerra allindustria
del cinema, colpevole di evidenti discriminazioni maschiliste. Basta
fare due conti: dei cento film che hanno incassato di più
nel 2002, solo il quattro per cento contava su una donna dietro
la cinepresa, lotto una sceneggiatrice, solo lun per
cento una direttrice della fotografia. Questo a fronte del fatto
che la componente femminile del Senato degli Stati Uniti si attesta
al 14%, già considerata particolarmente vergognosa, e nientemeno
che il nuovo governo afgano ha almeno il 6% di donne deburqizzate
al suo interno. Esiste la concreta possibilità che Bin Laden
si nasconda nei meandri del Kodak Theatre.
|
|
venerdì
7 marzo
Apre i battenti a Roma lagognatissima Sala Trevi, dove dovrebbero
svolgersi le proiezioni della Cineteca Nazionale, ossia lunica
cineteca del mondo a non avere fino ad oggi una sala dove mostrare
il proprio patrimonio al pubblico. Il cinema, intitolato ad Alberto
Sordi dopo la scomparsa dellattore, inizia la programmazione
con una serie di film italiani restaurati, tra cui 1860 di
Blasetti, Boccaccio 70, Il buono, il brutto e il cattivo
di Leone
Il fatto dovrebbe portare gioia tra i cinefili, anche
se lavvio è di basso profilo (questi restauri già
si sono visti in giro), se la sala è ubicata in un violetto
e schiacciata dalladiacente libreria Mondadori costruita ad
hoc (lobiettivo è il solito polo culturale multimediale
ecc.), se i posti sono solo 96, se limpianto sonoro non è
ancora adeguato per questioni di risparmio sul budget, se molto
presto la Cineteca, reduce da cotanto sforzo, già cederà
il passo al Goethe Institut, che programmerà una personale
dedicata a Fassbinder
|
|
giovedì
6 marzo
La 21° edizione del Bergamo Film Meeting, in programma dal 15
al 23 marzo, rende omaggio a George Simenon, Jack Arnold e allo
svedese Roy Andersson. Il primo sarà ricordato con 25 film
tratti dai suoi libri da registi del calibro di Marcel Carné,
Jean Delannoy, Claude Chabrol, Pierre Melville, Patrice Leconte
e Bertrand Tavernier, mentre le altre due retrospettive metteranno
insieme il meglio della fantascienza americana degli anni 50
e lopera del regista di Canzoni dal secondo piano,
Premio della Giuria a Cannes nel 2000, e teorizzatore dellassurdismo,
uno stile a metà strada tra assurdità e espressionismo.
Tra le chicche sparse del passato, un paio di Bresson e il Solaris
di Tarkowskij, prossimo alluscita del remake di Soderbergh
|
|
mercoledì
5 marzo
Malgrado il generale entusiasmo pacifista di Hollywood, Sean Penn,
con il suo viaggio Iraq, è lunico riuscito a farsi
terra bruciata intorno. Da un po va avanti infatti, la sua
disputa con il tycoon Steve Bing, reo di avergli tolto senza motivi
apparenti un ruolo di spicco dal film Why Men Shouldnt
Marry, le cui riprese dovrebbero partire a luglio: Penn parla
di nuovo maccartismo per le sue scorrettezze politiche, Bing, che
proclama linesistenza di un contratto, parla nientemeno che
di tentata estorsione di 10 milioni di dollari. La guerra continua
|
|
lunedì
3 marzo
Nanni Moretti continua la sua strenua battaglia per il Nuovo Sacher,
dopo lazione avviata il 24 gennaio dallAgenzia del Demanio
per rientrare in possesso dellimmobile a Trastevere dove è
situata la sua sala. Il regista si è detto pronto allacquisto,
invocando il diritto alla prelazione, ma la risposta del ministero
dellEconomia non nasconde un filo di acrimonia: se vuole rilevare
il complesso (dove ci sono anche le sedi di alcune organizzazioni
sindacali), Moretti dovrà presentarsi allasta pubblica
che sarà indetta una volta liberato limmobile, asta
che avverrà sulla base dei prezzi di mercato e senza sconti
per gli inquilini. Magari se lo compra la Medusa.
|
|