Ottobre 2001
a cura di Stefano Finesi
 
     
mercoledì 31 ottobre
Il settimanale americano “Enterteinment Weekly” pubblica una personale classifica delle 100 colonne sonore più belle della storia del cinema. Se si esclude il primo posto assegnato al beatlesiano A Hard Day’s Night (in Italia Tutti per uno, 1964), il resto rimane saldamente a stelle e strisce, tra esclusioni chiacchierate (Titanic) e un sostanziale errore di metodo, visto che non si fa differenza tra musiche originali e compilation di canzoni preesistenti (per cui coesistono amabilmente American Graffiti e La donna che visse due volte). I primi dieci: A Hard Day’s Night, Tutti insieme appassionatamente, La febbre del sabato sera, West Side Story, Il mago di Oz, Superfly, Il laureato, Il padrino, Purple Rain, 2001: Odissea nello spazio. Per Psycho solo il 13esimo posto, per Via col vento il 19esimo. Intervistato a proposito, Scorsese confessa di sognare un suo film con tutte le canzoni dei Rolling Stones. Lo sogniamo anche noi.

mercoledì 31 ottobre
Superficiale, razzista e totalmente infedele da un punto di vista storico”. Così Amos Pampaloni, vecchio reduce di Cefalonia, boccia il film di John Madden, Il mandolino del Capitano Corelli, con Nicholas Cage e Penelope Cruz. L’accusa riguarda i cliché con cui vengono dipinti gli italiani nel film, veri e propri mangiatori di spaghetti e, manco a dirlo, suonatori di mandolino, più interessati a fare l’amore che la guerra. Questo per non parlare di una serie di sviste storiche (dal rapporto coi greci alla battaglia finale) degne di una ricostruzione veramente approssimativa. La risposta di Madden su Diario del 6 novembre.

  lunedì 29 ottobre
Muore a ottant’anni a Mosca, dopo una lunga malattia, Grigorij Cuchrai, primo regista sovietico del disgelo e primo a varcare i confini dell’Urss per essere premiato a Cannes con La ballata di un soldato (1960). Tra i gesti di apertura all’occidente, che gli costarono la lunga ostilità delle istituzioni e l’esclusione dai ruoli chiave del cinema sovietico, ci fu la premiazione di Otto e mezzo al Festival di Mosca nel ’63, da lui strenuamente voluta contro i desideri del Politburo. I suoi titoli più famosi: Il quarantunesimo, Cieli puliti, La vita è bella, coprodotto nel ’79 dall’Italia e interpretato da Giancarlo Giannini.

venerdì 26 ottobre
Aumentano gli spettatori nei cinema europei, mentre in America si sconta l’effetto “Twin Towers”. Secondo quanto riporta Il Giornale dello Spettacolo, che fa il confronto con i dati dell’anno scorso, durante il mese di settembre si è verificato un incremento del 26% in Francia, del 13,5% in Gran Bretagna e del 32% in Italia.

mercoledì 24 ottobre
Aurelio De Laurentiis è il nuovo presidente dell’Unpf, l’Unione nazionale produttori film dell’Anica, dopo la scomparsa di Franco Committeri. “Sarà compito dell’unione – ha dichiarato -, riaffermare l’importanza dell’impresa e del ruolo del produttore. E’ perciò nostra intenzione lavorare in accordo con il mondo politico per costruire una solida imprenditoria cinematografica”. Questa gentile utopia dovrebbe fare i conti con il fatto che De Laurentiis, in quanto titolare della Filmauro, produce e distribuisce la peggiore paccottiglia natalizia (dimostrando ben poco coraggio), mentre, nella veste di proprietario di diverse sale, ha venduto 2 nuovissimi cinema romani (Garden e Europa) per farci fare il bingo. Per non parlare del fatto che dal “mondo politico” attuale arrivano proprio segnali di un pesante giro di vite sui finanziamenti per il cinema.

martedì 23 ottobre
RaiUno trasmette in prima serata La vita è bella, di Roberto Benigni, ottenendo un ascolto di oltre 16 milioni di spettatori e uno share del 53,67%. In pratica, è il film più visto della storia della televisione italiana, avendo anche scalzato il primato dell’88 de Il nome della rosa, seguito a suo tempo da 14 milioni di persone...

martedì 23 ottobre
Non posso rimanere inerte davanti a tanto sconcio: agirò nei limiti delle mie competenze, senza sconfinamenti e senza esitazioni.” Questa la reazione del ministro Gasparri davanti ai film semi-porno trasmessi dall’emittente romana T9, in realtà uno dei pochi baluardi per il povero spettatore notturno. Sollecitato dalle solite proteste delle solite associazioni di genitori apprensivi, al ministro non è neanche servito intervenire: T9 stessa ha fatto ammenda e tolto spontaneamente i film dalla programmazione. Il fatto è che questi film, essendo il prodotto di un consistente rimaneggiamento di porno veri e propri, venivano ricostruiti ad hoc per non incorrere nel divieto ai 18 ed essere quindi, secondo la vecchia legge Mammì, tranquillamente legittimati alla messa in onda. Ma la legge, evidentemente, non serve a nulla. Ci associamo per questa volta alla risposta dei radicali: “Il ministro e questi genitori vadano a letto prima o, se restano svegli, cambino canale.” Magari sintonizzandosi su Mediaset.

sabato 20 ottobre
Chiude le XX Giornate del Cinema Muto la proiezione del Napoleon di Abel Gance, presentato nella più lunga versione mai assemblata, 5 ore e 50 minuti. Il capolavoro del 1927 (che nei progetti di Gance doveva toccare le 12 ore…) aveva già conosciuto un’edizione storica a Massenzio nei primi anni ottanta, prodotta da Coppola e rimusicata dal padre Carmine, ma quest’ultima, curata dallo storico del cinema inglese Kevin Bronlow, risulta sicuramente la più completa e scrupolosa. Di rigore l’orchestra dal vivo e i tre proiettori finali, che fanno rivivere il più antico e audace tentativo di dare al cinema un’estensione panoramica. Attenti a guardarlo: il cinema di oggi vi starebbe improvvisamente troppo stretto.

giovedì 18 ottobre
Dal prossimo 24 marzo gli Oscar tornano a Hollywood, nel nuovo, grandioso Kodak Theatre. Costato 615 milioni di dollari e in grado di ospitare 3600 spettatori, il teatro doveva già accogliere la cerimonia di quest’anno, ma non era stato completato in tempo. Fino a poco tempo fa, comunque, anche la possibilità di inaugurarlo nel 2002 è stata in forse, viste le lagnanze dell’Academy riguardo le misure di sicurezza, da adeguare ai tempi che corrono: solo dopo un ultimatum, la Trize Hann, che ha in gestione l’appalto, ha infine garantito le precauzioni richieste.
La mecca del cinema non rimane, intanto, neanche immune dalla psicosi dell’antrace e tutti gli studios hanno sospeso temporaneamente la distribuzione della posta, in attesa di adottare misure particolari. Solo la Warner sembra già aver risolto la questione: passa ogni lettera con i raggi X.

venerdì 12 ottobre
Esce nelle sale Viaggio a Kandahar, che (ohibò!) conquista varie pagine di giornali, grazie all’attualissima questione delle donne afgane: alla conferenza stampa, oltre al povero Makhmalbaf, capita così di imbattersi in Emma Bonino, Dacia Maraini e nella ministra Stefania Prestigiacomo, in un delirio di presenzialismo che solo un mese fa sarebbe stato impensabile. Nasce intanto anche una polemica sulla messa in onda della serie tv Rai Crociati, che Zaccaria e Munafò, responsabile Rai della fiction, difendono a spada tratta come apologo della tolleranza, respingendo così accuse che non si capisce bene da dove provengano. Il bilancio finale, come al solito, è parecchia pubblicità gratis per tutti.

mercoledì 10 ottobre
Muore a New York, all’età di 74 anni, Herbert Ross, uno dei più solidi artigiani di hollywood, dotato di una spiccata sensibilità per commedie e musical. Non a caso la sua formazione avviene sui palcoscenici di Broadway, prima come attore e ballerino, poi come allestitore di show legati soprattutto alla danza: il suo esordio nel cinema, Goodbye, Mr Chips (1969), è la rilettura musicale dell’omonimo film del ’39, ma il successo arriva con altri celebri musical come Funny Lady, con la Streisand, o Due vite, una svolta, che segna peraltro l’esordio sullo schermo di Baryshnikov. Dal teatro proviene anche Provaci ancora Sam (1972), in cui nasce la coppia Allen-Keaton, e I due ragazzi irresistibili, da Neil Simon. Ross resiste anche agli anni ottanta, mettendo a segno film come Footloose, Il segreto del mio successo, Fiori d’acciaio. L’ultimo lavoro risale al ’95, A proposito di donne.

domenica 7 ottobre
Dopo vari spunti di polemica in diversi Stati Ue, la Commissione Europea fa sapere da Bruxelles di approvare le politiche di sostegno pubblico al settore audiovisivo. Tale sostegno, spiega il ministro belga Miller, “è lasciato alla valutazione degli Stati, delle regioni e delle comunità locali". E la commissaria Ue per la cultura, Viviane Reding, ha sottolineato che nuove regole permetteranno un finanziamento più ingente ai film, in particolare a quelli di Paesi piccoli.

venerdì 5 ottobre
Arriva la notizia dell’ennesimo tentativo di riciclaggio di Cinecittà, fallito da tempo il contestatissimo progetto del multiplex da 21 sale. Nell’area contigua del Pratone di Torre Spaccata, dovrebbe sorgere una specie di casa della settima arte, centro multimediale, parco dei divertimenti che dir si voglia: il complesso riunirebbe diversi laboratori (tra cui uno per gli effetti speciali), nuovi teatri di posa e un museo del cinema fatto dei vari cimeli di Cinecittà, comprese le scenografie di Dante Ferretti per l’ultimo film di Scorsese, Gangs of New York. A detta degli organizzatori, la Tuscolana come il Sunset Boulevard.

martedì 2 ottobre
Ciprì e Maresco vengono finalmente assolti dalle accuse di vilipendio alla religione e tentata truffa nell’uso finanziamenti statali (v. Diario 16-23 settembre). Termina così un calvario durato tre anni, frutto di un episodio di un malcostume culturale difficilmente uguagliabile e che ovviamente non ha avuto la risonanza che meritava. Inevitabili lamentele dal senatore An Bonatesta, mentre gli avvocati dell’accusa si lamentano della mancanza di una condanna almeno simbolica: a quando l’appello?