|
||||||
^ Lions
for Lambs, di Robert Redford Ed eccoci arrivati al secondo atto dellautunno caldo del cinema italiano, quello in cui condensano - in maniera ancora per noi abbastanza incomprensibile - i tre maggiori festival presenti sul nostro territorio. Giunta alla seconda edizione, la Festa del Cinema di Roma si appresta a tentare di bissare il successo (parziale?) di pubblico che ha decretato la fortuna dellesordio. Sulla carta limpresa appare decisamente più complicata, in quanto il cartellone offre una minore quantità di titoli destinati a suscitare linteresse degli spettatori e degli addetti ai lavori. Se lanno scorso si è potuto contare su anteprime altisonanti e splendidi lungometraggi come ad esempio the Departed di Martin Scorsese o the Prestige di Christopher Nolan, questanno la pattuglia di americani sembra molto meno attraente: a parte forse latteso Lions for Lambs di Robert Redford con la star Tom Cruise - le cui quotazioni sono stazionarie, se non addirittura in ribasso - quale altra pellicola rappresenta un vero e proprio evento mediatico? Sicuramente alla fine usciranno fuori delle opere che riusciranno ad entusiasmare la critica - magari Coppola? Speriamo! - , ma almeno sulla carta per il momento la rassegna capitolina non sembra promettere particolari scintille. Sarà per il fatto che questa volta vedremo una buona quantità di lavori presentati in anteprima? Almeno questo va attribuito al merito dellorganizzazione della Festa, che a differenza della prima edizione ha scelto di presentare molti lavori che non sono destinati ad uscire immediatamente in sala (infatti il sospetto tangibile dello scorso anno era stato che si fosse costruito un cartellone appozzando semplicemente da quanto lautunno riservava pronto comunque per uscire nei cinema); ci auguriamo che tale scelta si riveli poi maggiormente proficua almeno per i risultati al botteghino delle pellicole italiane presenti in cartellone, visto che dodici mesi fa i nostri film non hanno poi avuto quel successo dincassi che il lancio di Roma lasciava presagire: si è addirittura assistito quasi imbarazzati al disastro di N - Io e Napoleone di Virzì, mentre la Sconsciuta di Tornatore ha guadagnato al di sotto delle previsioni. Soldini, Mazzacurati & Co. staranno facendo i debiti scongiuri Ma come si prepara il panorama festivaliero italiano a questa secondo appuntamento con la Festa di Roma? A quanto pare, con molta meno frenesia isterica dellanno passato: le reali o presunte battaglie con la Mostra di Venezia sembrano essere state assorbite da entrambi con maggiore equilibrio, e soprattutto con buona pace di tutti i contendenti. Dopo un anno di transizione come quello del 2006, il Lido ha risposto ad agosto/settembre con una vetrina decisamente allaltezza della situazione. E Torino? Ha addirittura contrattaccato con due assi di primissimo livello: prima di tutto la nomina a direttore di Nanni Moretti, e successivamente con la retrospettiva su un autore fondamentale come John Cassavetes; cè da dire che in materia di riscoperta, studio e riproposizione del grande cinema del passato, Torino si dimostra ancora una volta la vetrina più importante del nostro paese, insieme anche al Festival del Cinema Ritrovato che si tiene a Bologna ogni estate. Approfittando del nostro neonato blog proveremo a raccontarvi in pochissima differita quanto accadrà di interessante - soprattutto a livello cinematografico - alla kermesse romana, sperando di trovare al suo interno spunti e considerazioni che dissipino definitivamente i dubbi che ancora conserviamo sulla necessità e soprattutto sul posizionamento autunnale della manifestazione. |