Se
l’avete vista combattere a fianco di Wesley Snipes nell’ultimo
capitolo di Blade o contro Leatherface nel
remake di Non aprite
quella porta, sappiate che Jessica Biel i muscoli se li
è fatti proprio battendosi contro l’immagine
di angelica teen ager che per anni è stata costretta
a portarsi addosso. Il colpo decisivo lo ha sferrato nel 2000,
senza spargimenti di sangue ma semplicemente posando senza
veli per il Gear Magazine, rivista per uomini americana: qual
è il motivo dello scandalo per l’ennesima starlet
pronta a spogliarsi? Il fatto è che Jessie, a quel
tempo, è al massimo della popolarità come sorella
maggiore nella fortunatissima serie televisiva “Settimo
cielo”, monumento al politicamente corretto con protagonista
la fluviale famiglia di un reverendo, invischiata nella melassa
dei piccoli problemi quotidiani. Stanca della routine buonista
a cui per contratto dovrebbe sottostare ancora due anni, decide
così di mandare su tutte le furie il produttore Aaron
Spelling: anche perché, a sua detta, non era bastato
tagliarsi i capelli o proporre agli sceneggiatori di far fare
sesso con un vescovo alla sua dolce Mary Camden.
Jessie, insomma, è pronta per Hollywood. Questa la
ricambia presto piazzandola nel cast de Le
regole dell’attrazione, capovolgimento nichilista
del classico college movie, e facendola schizzare al trentesimo
posto della classifica delle donne più sexy del mondo
dell’FHM Magazine. Certo, manca un boyfriend di rango
e qualche schermaglia da tabloid, ma il fascino della brava
ragazza perduta, unito a una scorza di dichiarato impegno
animalista, ne fanno già una potenziale antidiva da
costruire a tavolino. Corre l’anno 2002 e la Biel ha
vent’anni, ma quanto mai lontani sembrano l’infanzia
in una cittadina di provincia del Minnesota e gli esordi nel
teatro come attrice e cantante a soli 9 anni: musical come
“Annie”, “The Sound of Music”, “The
Beauty and the Beast” ne avevano contribuito a scolpire
suo malgrado l’immagine di adolescente di intangibile
purezza, nonché di sana e morigerata all american girl,
malgrado quel pizzico di sangue indiano che sembra le scorra
nelle vene. Il 1994 è l’anno della scoperta ufficiale
alla conferenza dell’International Modeling and Talent
Association, da cui arrivano le prime copertine su periodici
dal nome inequivocabile come “Teen and Moxie Girl”.
Come se non bastasse “Settimo cielo”, ci si mette
anche la Disney e una parte zuccherosa in I’ll
Be Home for Christmas, ma vivere il cinema da protagonista
è ancora un sogno da realizzare, tanto più quando
nel 1999 perde per un soffio il ruolo della figlia inquieta
in American Beauty (1999), che andrà
alla rivale meno bella Thora Birch.
Negli ultimi due anni, però, tutto si è capovolto:
Non aprite quella
porta, Blade: Trinity, ma anche Cellular
(con Kim Basinger e William H. Macy, ancora non distribuito
in Italia) e due pellicole in cantiere come Stealth,
a fianco di Jamie Foxx, e Elizabethtown,
di Cameron Crowe.
Il “Fallen Angel", come la etichettava il servizio
su Gear Magazine, ha ripreso finalmente quota a modo suo.
Filmografia
Blade: Trinity (2004)
Cellular (2004)
Non aprite quella porta (2003)
Le regole dell’attrazione (2002)
Summer Catch (2001)
I'll Be Home for Christmas (1998)
Ulee's Gold (1997)
Settimo Cielo (serie Tv a partire dal 1996)