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Quitting (titolo int.),
Cina, 2001 di Zhang Yang, con Xiuling Chai, Fengsen Jia, Hongshen Jia, Tong Wang "Zuotian", il "Quitting": smettere. Probabilmente, il primo film cinese che affronta il problema della droga, con un livello di consapevolezza che risulta addirittura difficile rintracciare in occidente (vedi a proposito il fumoso Garrel di Sauvage innocence). La storia è una storia vera e gli attori, a partire dal protagonista, Jia, e dai suoi genitori, recitano tutti nella parte di se stessi: ma la strategia di Zhang Yang non è solo quella di denunciare il carattere finzionale della ricostruzione, facendo assistere a preparativi e interviste e svelando il set domestico in quanto tale, bensì anche quella di alternare tale pratica con scene drammaticamente autonome, ad alto tasso di coinvolgimento. Controllato alla perfezione nella messinscena, ogni acme emotivo (Jia che picchia il padre) si stempera dunque nel repentino abbattimento della quarta parete, generando una più forte presa di coscienza. Partecipazione e distanza, realismo estremo e rottura della finzione, per un pronunciamento non banale su un tema ancora assediato dalla retorica. |