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Raye Makhfi, Italia / Canada / Svizzera / Iran, 2001 di Babak Payami, con Nassim Abdi, Cyrus Abidi, Youssef Habashi, Farrokh Shojaii La solita intelligente allegoria made in Iran sì; ma anche una commedia che sarebbe piaciuta a Ionesco perché il tono con cui Payami racconta della condizione femminile nel suo paese, della difficile divulgazione della burocrazia democratica in una nazione ancora arretrata e oppressiva è straniante e vagamente surreale. L'ingenuità del soldato innamorato e lo zelo della funzionaria in chador permettono una riflessione disinvolta e non coercitiva. Payami, poi, sa il fatto suo e lascia pazientemente che ogni inquadratuta venga corteggiata e conquistata dal tempo. Campi lunghi, ritmi distesi e un controllo impressionante del mezzo, sempre a suo agio negli sterminati paesaggi deserti in cui ogni tanto capita di incontrare qualche abitante ottuso e saggio. |