Niente di trascendentale, niente
che ti cambia la vita: Questa notte è ancora nostra
è unonesta commedia italiana, affidata a due registi che
hanno girato uno dei film più simpatici sullintegrazione
fra nord e sud Italia, e scritto da una squadra di sceneggiatori che
sta cambiando il modo di far ridere e sorridere i ragazzi al cinema. Dopo il fortunato ciclo di Notte prima degli esami, ritornano le storie di Fausto Brizzi, Marco Martani e Massimiliano Bruno, che in questo film è anche interprete nei panni di Andrea, un ragazzo con il sogno di sfondare nel mondo della musica. Al suo fianco cè Massimo (Nicolas Vaporidis), leader del gruppo, amico fraterno di Andrea e collega di lavoro presso le pompe funebri di famiglia. Massimo e Andrea contattano Franco Cicchillitti (Franco Califano), impresario con la passione per i sigari e le donne. Senza mezzi termini, questo gli dice che, per sfondare, i The Becks hanno bisogno di una cantante straniera e, visto che cantano proprio "Occhi da orientale", la loro leader deve essere cinese. Comincia così la ricerca di una ragazza orientale, che si conclude quando, durante un funerale, i due ascoltano una ragazza in motorino cantare. È Jing (Valentina Izumì), cinese nei tratti somatici, ma romanissima nellaccento e nei modi. Lei, a cantare in pubblico, non ci pensa minimamente. Così Massimo e Andrea pensano che, conquistando il suo cuore, lei farà tutto quello che gli si dirà. Ma la conquista di Massimo appare più difficile del previsto. In un turbine di sole, musica e bugie, Questa notte è ancora nostra ricorda le rocambolesche avventure e gli assurdi pregiudizi apprezzati ne il Mio grosso grasso matrimonio greco. Del resto, anche Federica Lucisano, produttrice anche del ciclo Notte prima degli esami, ha esplicitamente dichiarato che lintento era quello di esplorare i rapporti fra diverse culture alla maniera del film di Joel Zwick. Così ecco di nuovo in campo gli sceneggiatori che hanno fatto di Vaporidis una star. Ecco i maestri di Incantesimo napoletano che portano sul grande schermo un film molto curato nei dettagli, impreziosito da alcuni cammei davvero interessanti (Giovanni Floris, Francesco Pannofino, Ettore Bassi, Franco Califano), ispirati alla tradizione cinematografica americana. Ed ecco la bravissima Valentina Izumì, di padre sardo e madre giapponese, esordire con i suoi occhi da orientale e un accento che rivaleggia con quello di Maurizio Mattioli, vero tocco di romanità verace nel film. Bella linterpretazione di Ilaria Spada, che non dà minimamente a vedere il suo coinvolgimento con Vaporidis né sul set né in conferenza stampa. Daniele Silvestri toglie dalla naftalina alcune sue canzoni e allieta le atmosfere di Questa notte è ancora nostra. Interpretate da un timoroso Vaporidis, tornano per il pubblico Testardo e Occhi da Orientale. Si potrebbe pensare che, grazie ai registi napoletani e alluso narrativo della musica, il film sia ispirato ai musichielli di Nino DAngelo e Massimo Ranieri. Per fortuna Nicolas Vaporidis, assicurando che non canterà mai più e che si è piuttosto ispirato ai Blues Brothers, supera con la sufficienza la prova canzone e conquista la platea con la sua allegria e il suo sorriso. Quella di Brizzi, Martani e Bruno sta diventando una vera e propria factory, che sta cambiando il volto della commedia italiana (e i conseguenti incassi). Benedetti siano quei film che fanno sorridere con semplicità. |