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10 cose di noi
10 Itmes or Less, Usa, 2006
di Brad Silberling, con Morgan Freeman, Paz Vega, Jonah Hill, Kumar Pallana

Il ruolo dell’attore
recensione di Stefania Leo



Dopo Non è mai troppo tardi, Morgan Freeman sembra aver preso a cuore l’esplorazione del filone “carpe diem” nelle sue mille declinazioni. Con Jack Nicholson ha elencato le cose da fare prima di morire. Con Paz Vega, in 10 cose di noi, ha esplorato la vita quotidiana, il grado zero dell’esistenza dell’attore, risvegliando nel suo personaggio la voglia di vivere e di non lasciare indietro alcuna possibilità.
Morgan Freeman è la star in declino, l’attore che, dopo il successo dirompente, ha paura di rimettersi in gioco e si limita ad accettare parti in film indipendenti che “se va male, è come se non fosse mai esistito”. Per il suo prossimo film, la star sta preparando il personaggio del direttore di supermercato. Per trovare materiale umano e ispirazione, si reca in un grande punto vendita nella parte latino-americana di Los Angeles. Qui incontra Scarlet (Paz Vega): a 25 anni è capace di gestire un intero supermercato, conoscere le abitudini dei suoi clienti a tal punto da permettersi di sgridarli se hanno dimenticato il latte. Lui la spia con curiosità e si appassiona alla vitalità della ragazza che, nonostante la giovane età, appare sconfitta dai fatti della vita: un marito stupido, colleghi maligni, un lavoro insoddisfacente. Operando una bella metafora tra il lavoro dell’attore e il lavoro vero, la star (che per tutto il film non avrà nome) fa venir fuori il meglio di Scarlet, costruendo a colpi di sogni e desideri un legame molto speciale.
Brad Silbering è un regista specializzato in film ad alto budget. Ha girato Casper e City of Angels. Nel 2006 ha deciso di girare 10 cose di noi, ma in piccolo. Morgan Freeman, che ha prodotto il film, ha dichiarato : "Ho prodotto questo film per dimostrare che un incontro può cambiarti la vita. Noi attori a volte perdiamo il senso della vita e dell'identità, ma questo film con protagonista una cassiera ispanica è immerso nella realtà e fa appello al mio motto: vivi, pensa e vedi." Silbering ha girato per soli 15 giorni, un tempo breve in uno spazio ancora più breve. Il forte legame creatosi tra gli attori è ben visibile nella sintonia con cui viene imbastita la storia di Scarlet, la star e tutti i comprimari.
Paz Vega, che non padroneggia aconra bene l’inglese, arricchisce la lingua del film con un irresistibile accento spagnolo. Freeman, invece, interpreta la sua stessa vitalità e gioia di vivere, regalando allo spettatore un interessante ritratto autobiografico.
L’atmosfera da indie-movie c’è tutta (al contrario del più patinato Juno), con l’interessante aggiunta di gag da cinema vaudevilliano, grazie ad alcune deliziose scene cucite addosso a caratteristi come Kumar Pallana (Rushmore, I Tenenbaum). Si ride di gusto e non si cade troppo nel retorico e nello sdolcinato. Un’onesta commedia che sbava fuori dai netti confini di genere e, con i suoi 82 minuti, ci ricorda che i bei film possono durare ancora meno di due ore.
Consigliato a chi è alla ricerca di un sorriso disteso.