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Colonna sonora originale
di Ladyhawke (USA, 1985) un film di Richard Donner, musica di Andrew Powell Tracklist 1. Main Title 2. Phillippe's Escape 3. The Search For Phillippe 4. Tavern Fight (Phillippe) 5. Tavern Fight (Navarre) 6. Pitou's Woods* 7. Phillippe Describes Isabeau 8. Bishop's Procession* 9. Wedding Music* 10. Navarre's Ambush 11. Imperius Removes Arrow* 12. Chase/Fall/Transformation 13. Cezar's Woods* 14. She Was Sad At First 15. Navarre Returns To Aquila 16. Turret Chase/The Fall - Film Version* 17. Wolf Trapped In Ice* 18. Navarre And Isabeau's Dual Transformation* 19. Navarre And Marquet Duel 20. Marquet's Death 21. Bishop's Death 22. Final Reunion*/End Title 23. Ladyhawke Theme: Single version "Nell'estate del 1983 abbiamo girato in macchina per molti mesi nelle campagne europee alla ricerca di una location in perfetto stile medievale per Ladyhawke. Durante tutto il viaggio nel mio pulmino ascoltavamo religiosamente The Alan Parson Project. Molti paesi dopo, ci è sembrato impossibile fare il film senza quella musica unica o senza la splendida colonna sonora di Andrew Powell" Richard Donner E' difficile immaginare un connubio più duraturo e prolifico di quello sorto fra i due musicisti Alan Parson e Andrew Powell. Una collaborazione nata nel 1976 in occasione del primo disco degli Alan Parson Project, Tales of Mistery and Imagination, e continuata lungo l'intero arco della carriera di Parson. Dopo 11 anni dalla sua uscita (in pochissime copie), la colonna sonora è stata ristampata per la prima volta nel 1996 con l'aggiunta di ben 9 brani (segnati con l'asterisco nella track-list). Riascoltandolo dopo tanti anni sembra di ripiombare nell'atmosfera dei pieni anni Ottanta: l'unione di orchestrazione classica e strumenti elettronici, un proliferare di sintetizzatori e assoli di chitarra uniti al suono carezzevole dei violini e quello aggressivo dei fiati. Sicuramente non si potrebbe immaginare questo lavoro senza la diretta presenza di Parson, che nello stesso anno faceva uscire due altri suoi dischi (Steretomy e Vulture Culture, il suo unico lavoro senza gli arrangiamenti orchestrali di Andrew Powell). E' palese la coincidenza artistica dei due musicisti o la medesima scelta di sonorità e di tessitura armonica, tanto da rendere difficile le rispettive influenze. Entrambi profondamente inseriti nei più importanti avvenimenti musicali degli anni '70-'80 (Parson è stato il produttore di Dark Side of the Moon e l'ingegnere del suono di Paul McCartney, degli ultimi dischi dei Beatles; Powell arrangiatore per musicisti come Kate Bush, David Gilmour, Mick Fleetwood, Chris Rea e altri), sono riusciti a dare un'interpretazione per nulla scontata di quel particolare connubio rock-sinfonismo. Così la colonna sonora di Ladyhawke può essere considerata uno degli esempi più riusciti della loro sperimentazione: forma che rasenta la struttura compositiva classica per eccellenza (non dimentichiamo che Powell ha studiato con i "maestri dell'avanguardia" musicale del Novecento, Stockhausen e Ligeti, e ha lavorato con Pierre Boulez alla BBC Symphony Orchestra) e un gusto sonoro che è il risultato delle innovazioni strumentali degli anni Ottanta. Ouverture (Main Title). Un breve preludio orchestrale di un minuto anticipa l'esposizione in progressione di tutti i temi che compongono l'opera e degli strumenti che nelle parti successive interverrano a caratterizzare i protagonisti e i vari momenti topici della storia. Esposizione e sviluppo. La struttura della colonna sonora è pensata come un susseguirsi di leitmotive inframmezzati da brani dalla struttura armonica assai flebile, quasi un'improvvisazione sonora. A ogni personaggio principale del film è associato un tema melodico e strumentale diverso. E' così che a Navarre viene associato un tema possente e virile (che, a seconda dei bisogni della narrazione, viene eseguito dai fiati, nelle scene in cui è mostrato il suo lato più vigoroso, o da strumenti più melodici, come nelle scene d'amore), a Isabeau uno melodico e romantico (splendido il brano Phillippe Describes Isabeau, in cui il leitmotiv passa da una chitarra classica al pianoforte accompagnato da un discreto sottofondo orchestrale) e a Phillippe (che, presentato per la prima volta in fuga, è caratterizzato da un motivo pulsante, ritmico, a tratti rumoristico). Gran Finale (Final Reunion/End Title). I temi/personaggi si riuniscono e si intrecciano fino ad arrivare ai titoli di coda. |