Per poter capire in maniera piuttosto precisa l’impatto
che questa ventiseienne canadese ha avuto sul mio personale
immaginario dovete sapere che io, da cinefilo militante quale
mi vergogno di essere, non avevo mai visto nemmeno una serie
televisiva. O meglio, una volta mi sono visto “Band
of Brothers”, ma mi sono sparato tutto il cofanetto
in DVD nel giro di due giorni.
Io la serialità proprio non la sopporto: il dover aspettare
sette giorni per vedere progredire storia, dinamiche tra i
personaggi e quant’altro.
Non fa per me.
Ebbene, da qualche mese a questa parte ogni lunedì
evito qualsiasi impegno mondano o anche sociale per spararmi
"Lost". E’ vero che si tratta di un capolavoro,
su questo ci sono pochi dubbi: ma il desiderio di farmi cullare
dal sorriso dolce e vagamente triste di Kate “lentiggini”
Austen è probabilmente il motivo principale.
Se però anche voi lettori siete rimasti ammaliati dalla
bella Evangeline, purtroppo ho brutte notizie per voi: se
volete vederla in altri panni che non siano quelli della suddetta
fuggiasca sperduta sull’isola misteriosa, sarà
molto difficile rintracciarne la filmografia. Nella sua carriera
prima di "Lost" la Lilly ha infatti partecipato
a qualche puntata di qualche altra serie, come ad esempio
il successo del teen-Superman di "Smallville", oppure
nell’horror-remake che Stephen King ha tratto da "The
Kingdom", il capolavoro di Lars Von Trier. Se si vogliono
rintracciare le orme di Evangeline sul grande schermo, le
cose si complicano addirittura: la si può scovare come
comparsa in Freddy Vs. Jason (2003), White
Chicks (2004) e the Chronicles of Riddick
(2004). Troviamo il suo nome anche in un finto commercial
di Ho rapito Sinatra (2003) di Ron Underwood,
che data 2003, oppure nell’altrettanto sconosciuta commedia
canadese the Long Weekend di Pat Holden,
mai distribuita da noi, né in sala né per l’home
video.
La notizia peggiore è però che l’Internet
Movie Database non riporta nessun tipo di pellicola nel futuro
dell’angelica Lilly, per cui almeno per il momento dovremmo
accontentarci di vederla ogni lunedì sul piccolo schermo.