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Il primo lungometraggio di Kubrick
possiede l'ovvio sapore di una auto-produzione, ma assolutamente nulla
del lavoro fatto con spirito amatoriale; in filigrana si possono poi
già intravedere alcuni temi portanti dell'intera filmografia
del genio: la guerra come puro dominio dell'irrazionalità, ed
il doppio come forzatura angosciosa dell'io nascosto ma comunque presente
ed attivo. Visto oggi, Fear and Desire ha il sapore
vivace dell'opera pretenziosa ed insieme sincera: in poche parole, un
film di Kubrick in tutto e per tutto. Il film è stato quasi ripudiato
dal suo autore, che negli anni ne ha praticamente ritirato dalla circolazione
tutte le copie esistenti.
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