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Un piccolo gioiello proletario per
lArgentina di Pablo Trapero, premiato a Venezia
56 nella Settimana della Critica. Il regista Trapeo sceglie il bianco e nero per questa storia senza tempo sul lavoro e la dignità delluomo; Il suo Mundo Grua è popolato di piccoli uomini e piccole donne che dignitosamente cercano un po di felicità. LArgentina è sovrastata dalle gru e da enormi cantieri in movimento; sotto vive Rulo, insieme a suo figlio, ai suoi compagni di sventura e alla donna che vorrebbe amare. Ma nel mondo del lavoro non cè spazio per lui, troppo appesantito dal grasso e dalletà, e un uomo più giovane viene impiegato al suo posto. Come accadeva a Kari Väänänen nelle Nuvole in viaggio di Aki Kaurismäki, anche Rulo viene messo da parte come uno strumento antiquato, dintralcio alla produzione. Il regista apre una seconda storia: Rulo parte, lascia ogni cosa e va lontano a cercare lavoro. Troverà solamente polvere, fatica e sfruttamento, non pagato, mentre il suo primo piano illuminato alternativamente dalle luci della città, chiude il film. Premiato per la tenerezza, lo humour e lo sguardo critico sulla realtà sociale argentina contemporanea, Mundo Grua rivela una nazione più vicina alla Finlandia di Kaurismäki, e allInghilterra di Ken Loach, che alla patria del tango, anche se la musica costituisce un ingrediente fondamentale per raccontare la vita e i sogni di Rulo. Dietro un operaio appesantito e poco gradevole di aspetto, si è seppellito un giovane musicista, che ha abbandonato i suoi sogni di gloria musicali, per guadagnare lindispensabile necessario a vivere. Suo figlio è come lui, e forse proprio limmagine del padre è la triste metafora di ogni misera esistenza argentina, che volge verso la fine. Pablo Trapero avverte il cambiamento del paese e il suo occhio cinematografico immortala lincombente presenza e lindiscriminata presenza umana nel comandarle. Proprio quellArvottomat (Senza valore) che si sentiva un Dio a sovrastare la città, per il controllo e per il lavoro della sua gru, è caduto inesorabilmente in un luogo sconosciuto, lontano da affetti e popolato da ombre. Il ritorno a casa delluomo è lasciato allimmaginazione dello spettatore, che non avrà sicuramente bisogno di un Mundo Grua 2 per conoscere il destino di Rulo. |