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Il gioco che Francesco Patierno
ama di più è quello con le storie vere, da cui parte per
poi dimenticarle. È quello che ha fatto col romanzo autobiografico
Giocatore di Marco Baldini, facendolo diventare il Mattino ha
loro in bocca. Le pagine della voce famosa e sfortunata
di Radio Deejay sono state il punto di partenza per una riflessione
verosimigliante sulla vita di uno scommettitore di cavalli. Quanto può
essere profonda la disperazione di un uomo lo sa solo colui la cui lacrima
non riesce a rotolare giù. È con questo tipo di particolari
visivi, insieme ad una serie di scelte stilistiche realiste e suggestive,
che Patierno gira il suo terzo film, riuscendo a scampare al cliché
del il film è meglio del libro o viceversa. Nel caso
de il Mattino ha loro in bocca il film è
il film e il libro resta il libro.
Ma partiamo dallinizio.
Nei primi anni Settanta, a Firenze, Marco Baldini (Elio Germano), un
giovane come tanti, coltiva la passione per la musica: vive in famiglia
e ha una fidanzata carina, Cristina (Martina Stella), con cui non fa
altro che litigare. Marco inizia a fare il deejay a Radio Fantasy, dove
Aniello Apicello (Antonio Buonuomo) decide di scommettere su di lui
e per dimostrarlo, manda Marco a ritirare il suo primo stipendio, un
cedolino verde con una vincita di seicentomila lire, proprio allo sportello
di unagenzia ippica. Qui Baldini scopre la propria anima di giocatore
e comincia a vivere solo quando sta in sala corse e il riflesso di queste
forti emozioni fa decollare il suo programma radiofonico.
In poco tempo la sua voce e la sua goliardia arrivano allorecchio
di Claudio Cecchetto (Dario Vergassola) che lo chiama a Milano per un
provino a Radio Deejay. Marco Baldini si lascia alle spalle gli strozzini,
le scommesse e i cavalli: tutto sembra dimenticato, ma il tornare alla
vita di prima gli fanno perdere la verve che lo ha reso famoso nelletere.
Così entra in una sala corse di Milano ed ecco che ritorna il
ritmo, la voglia di scherzare: va tutto a gonfie vele e Cecchetto gli
affida il famoso programma Viva Radio Due, in cui diventa la spalla
di Rosario Fiorello (Corrado Fortuna). Fino a quando il gioco lo risucchia
nuovamente e nemmeno la sua simpatia per Cristiana (Laura Chiatti) riesce
a farlo desistere dalla sua insana passione. In breve i debiti tornano
a strangolarlo
Patierno domina lemotività e la disperazione che imprigionano
Baldini: altri lavrebbero fatto scorrere a fiumi. La blocca, come
in un fermo immagine, mentre tutto il resto - i debiti, il gioco, il
successo - scorre inesorabilmente fino al crash finale. Elio Germano
diventa Marco Baldini senza paura: i contorni fra i due sfumano e si
penetra allinterno del film molto facilmente. La resa sullo schermo
di alcune caratteristiche come la meticolosità, la passione e
lallegria, hanno reso il deejay fiorentino famoso nel suo ambiente
e Patierno non le ha minimamente perse di vista durante la stesura della
sceneggiatura. Belle le interpretazioni di Martina Stella e di Laura
Chiatti, chiamate questa volta a ruoli introspettivi e di conflitto.
Ottima anche linterpretazione di Fiorello fatta da Corrado Fortuna:
praticamente impossibile imitare a detta dello
stesso attore palermitano.
Una chicca per gli amanti del teatro: il più feroce degli strozzini
di Baldini è interpretato da Umberto Orsini. Germano ha dichiarato
di aver avuto i brividi accanto a lui, mentre Patierno lha definito
il punto più alto della macchina attore.
Baldini, che ha collaborato con Patierno alla stesura della sceneggiatura,
ha visto il film. Si è lasciato andare ad un commento che sembra
interpretare la maggior parte dei sentimenti del pubblico: Mi
rode il culo, ma mi sta simpatico questo personaggio.
Perché una vita di eccessi - quella che tutti, sotto sotto, sogniamo
- la si può solo ammirare, guardare da lontano, con un sorriso
sulle labbra. Viverla, è tutta unaltra cosa
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