Bandidas

Tex mex in salsa pruriginosa
di Emanuele Boccianti

 
  id., Usa, 2006
di Joachim Roenning e Espen Sandberg, con Penelope Cruz, Salma Hayek, Dwight Yoakam, Steve Zahn


La stagione è agli sgoccioli; i distributori, come isteriche formiche mettono da parte il meglio che hanno per l’autunno venturo, costringendo come sempre d’estate il pubblico dei cinefili a raschiare il fondo: roba da home video, cinema d’essai, briciolame. Chi considerasse Bandidas come uno di quei vigorosi colpi di coda della morta balena cinematografica 2006 sbaglierebbe non di poco. Vorrebbe dire che si è fatto ingannare dalla confezione, dal packaging sornione ipervitaminico, dalla Cruz e dalla Hayek, dalla firma - nientemeno - di Luc Besson alla sceneggiatura.
Se sapete accontentarvi di questo: della copertina dura con dentro la storia molle, allora Bandidas fa per voi. Se vi vien voglia di un po’ di prurigine sparsa qua e là per tutto il film, prurigine ovviamente molto soft, mai troppo sconveniente, per l’ammiccare compostamente erotico delle due belle manze vendicatrici, allora è il film vostro. Se vi garba la scena, tra le più riuscite, in cui Penelope e Salma fanno a gara per chi provoca con un bacio il miglior effetto su un povero (?) disgraziato legato nudo ad un letto - nientemeno: e due. Besson, d’accordo, non sarà più il regista di Lèon, però il fatto suo lo sa, sa come modulare sottilmente il registro per contenere quello che nessuno ufficialmente potrebbe additare come “stimolo saffico continuo e subliminale”; eppure c’è. Se vi diverte vedere le scaramucce piene zeppe di moine e di ammiccamenti e di urla stridule e di schiaffi e tirate di capelli (che ricordano in alcuni momenti il “catfighting” americano, nientemeno - e tre) tra due delle più appetibili bellezze dello stardom internazionale, comprate il biglietto. Se riuscite a dimenticare che un tempo Besson metteva le mani su materiali narrativi abrasivi, crudi, pure un po’ anticonformisti; se non andate tanto per il sottile in fatto di originalità della trama (questo è un eufemismo); se non siete allergici a plastica, OGM e chimiconi vari, allora il filmazzo tex mex è vostro di inalienabile diritto. Niente di più.