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id., Usa, 2006
di Joachim Roenning e Espen Sandberg, con Penelope Cruz, Salma
Hayek, Dwight Yoakam, Steve Zahn
La stagione è agli sgoccioli; i distributori, come isteriche
formiche mettono da parte il meglio che hanno per lautunno venturo,
costringendo come sempre destate il pubblico dei cinefili a raschiare
il fondo: roba da home video, cinema dessai, briciolame. Chi considerasse
Bandidas come uno di quei vigorosi colpi di coda della
morta balena cinematografica 2006 sbaglierebbe non di poco. Vorrebbe
dire che si è fatto ingannare dalla confezione, dal packaging
sornione ipervitaminico, dalla Cruz e dalla Hayek, dalla firma - nientemeno
- di Luc Besson alla sceneggiatura.
Se sapete accontentarvi di questo: della copertina dura con dentro la
storia molle, allora Bandidas fa per voi. Se vi vien
voglia di un po di prurigine sparsa qua e là per tutto
il film, prurigine ovviamente molto soft, mai troppo sconveniente, per
lammiccare compostamente erotico delle due belle manze vendicatrici,
allora è il film vostro. Se vi garba la scena, tra le più
riuscite, in cui Penelope e Salma fanno a gara per chi provoca con un
bacio il miglior effetto su un povero (?) disgraziato legato nudo ad
un letto - nientemeno: e due. Besson, daccordo, non sarà
più il regista di Lèon, però il
fatto suo lo sa, sa come modulare sottilmente il registro per contenere
quello che nessuno ufficialmente potrebbe additare come stimolo
saffico continuo e subliminale; eppure cè. Se vi
diverte vedere le scaramucce piene zeppe di moine e di ammiccamenti
e di urla stridule e di schiaffi e tirate di capelli (che ricordano
in alcuni momenti il catfighting americano, nientemeno -
e tre) tra due delle più appetibili bellezze dello stardom internazionale,
comprate il biglietto. Se riuscite a dimenticare che un tempo Besson
metteva le mani su materiali narrativi abrasivi, crudi, pure un po
anticonformisti; se non andate tanto per il sottile in fatto di originalità
della trama (questo è un eufemismo); se non siete allergici a
plastica, OGM e chimiconi vari, allora il filmazzo tex mex è
vostro di inalienabile diritto. Niente di più.
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