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Interno di una camera di motel a
Phoenix. Gli arredi hanno i colori caldi del sud, esaltati dalla luce che entra filtrata dalle tapparelle abbassate. Tommy sta scrivendo e disegnando. Lo vediamo diagonalmente, mentre la camera avanza fino ad inquadrare la porta. Un colpo. Chi è, grida Tommy. Diana Ross, dice la voce all'esterno. Tommy si alza per aprire, la camera è dietro di lui.. La luce entra violenta, e sovresposto si distingue un corpo, è Alice che esclama in posa da modella, Ta-Ta! Tommy sbatte la porta richiudendola. Si risiede. Alice entra frastornata, ma leggera con la permanente appena fatta, sui tacchi alti. Ondula non cammina. Poggia le buste sul letto. Tommy le chiede se ha un regalo per lui. No, ma ti piace il vestito? chiede Alice. E' verde, corto, attillato, con un foulard che le fascia il collo. E' bello ma sexy, dice risentito Tommy senza neanche guardarla, alla maniera di un uomo geloso della sua donna. Sì, sexy per Phoenix forse, ribatte Alice. I due sono vicini, quasi costretti nello spazio del motel. La camera li spia discreta dalle quinte, per non invadere la loro intimità. Lei lo guarda disegnare eludendo di proposito lo sguardo materno. E come sai che troverai un lavoro? esclama pronto Tommy alzandosi dalla sedia. Alice risentita scatta in un gesto d'ira. Si muove energica e sincopata, mentre la camera sottolinea con primi piani lo sguardo, i gesti delle mani. Urla. Che cosa c'è che non va ragazzino? Cosa vuoi da me? Mi annoio, le grida in faccia lui. Ti annoi? Alice esasperata prende per il braccio Tommy , che la stuzzica da vicino. Lo getta sulla sedia, prende un foglio una penna, gli oggetti sulla scrivania cadono, gli impone di scrivere le cose che non vanno nella sua vita. Il ragazzo non si dimena, la lascia fare. Siede e sta zitto, scrive. Alice dietro di lui urla, ma a testa bassa, tuttavia contenuta. Mi concio così, per dimostrare meno di trent'anni. Sarai a Monterey per il tuo compleanno e a scuola per settembre, gli dice e si dice. Siede esausta sul letto. La vediamo riflessa nello specchio in secondo piano rispetto a Tommy che scribacchia qualcosa, guardandola di nascosto piangere e scusarsi. Col tempo andrà meglio, sussurra Alice. E come lo sai, risponde nervoso Tommy. Alice fa una smorfia di stizza. Ok devo andare, sarò qui tra le cinque e le sei, dice lei. Poi sulla soglia, non mi dici in bocca al lupo? Buona fortuna, bisbiglia Tommy offeso, ancora seduto sulla sedia con le gambe ciondolanti. |