|
^ Rick & Steve the happiest
gay couple in all the world
Cartoons On The Bay è da dodici anni il festival dove si confronta
la migliore animazione televisiva internazionale. Nato con il patrocinio
dei membri fondatori dell'ASIFA Italia, questo piccolo grande festival
è un luogo di scambio ed incontro, una vetrina che (di)mostra
chiaramente quanto la vocazione commerciale di un certo tipo di animazione
non debba necessariamente soffocarne quella artistica.
La struttura stessa della manifestazione suggerisce, infatti, la convergenza
di finalità ed obiettivi diversi: un aspetto più propriamente
promozionale; uno produttivo e sperimentale; ed infine un aspetto specificamente
divulgativo che si compone di retrospettive, interventi di ospiti e
anteprime. Esiste una tipologia di incontri incentrati sulle nuove proposte
di grandi brand televisivi pubblici e privati, nazionali e
internazionali (Rai Fiction, Cartoon Network, Disney Channel), incontri
che in più offrono una possibilità di contatto e collaborazione
tra queste macrostrutture e società e studi più piccoli,
o addirittura singoli professionisti e autori.
Specularmente, esiste un concorso interno, il "Pitch-me!",
in cui vengono presentati progetti ancora in fase di pre-produzione
che sono in cerca di finanziamenti e di visibilità. Quest'anno
l'idea vincitrice in questa sezione è quella del Mbanga Studio
di Roma, creato da due ex-allievi della Scuola Nazionale di Cinematografia.
La proposta è quella di una serie ecologista che ha per protagonisti
un albero rastafarian, insofferente agli abusi dell'uomo, e
una serie di omini testardamente irrispettosi; semplice, ma non banale
il character design, scelte stilistiche non scontate che rendono
accattivante il tema del rispetto dell'ambiente anche per il pubblico
più refrattario.
Inoltre il festival dà spazio ad una competizione vera propria
tra progetti di serie televisive già acquistate da emittenti
internazionali ed in fase di sviluppo, progetti dei quali vengono tracciate
delle vere e proprie case histories. Questa sezione del festival
è quella che ha maggiormente catturato l'attenzione mia e generalmente
del pubblico di addetti ai lavori, poiché è
in questo contesto che si sono viste le maggiori novità e le
proposte più interessanti e coraggiose.
Prima fra tutte l'inattesa e discussa vincitrice nella categoria delle
serie tv per tutte le età, Rick & Steve the happiest
gay couple in all the world; l'audace idea di uno studio canadese
di realizzare una serie incentrata appunto sulla vita di un gruppo di
amici omosessuali, in un mondo generato in 3D che ha le caratteristiche
estetiche di quello dei giocattoli Lego e Playmobil.
Una menzione per il coraggio e originalità all'irriverente Friends
& Chips di un animatore ed un produttore provenienti dai
Paesi Baschi, progetto tutto incentrato su una forte caratterizzazione
surreale di personaggi e ambienti e su un'immagine rough che
mescola tecniche di collage fotografico ed animazione in flash.
Interessanti, tra i progetti di serie educative e sociali, Land
of Zi e BBC Chunnilal; il primo progetto,
proposto da un gruppo di animatori coreani e statunitensi, recupera
il fascino dell'animazione tradizionale ed il lirismo di una certa estetica
orientale per spiegare le figure del mondo ai più piccoli, il
secondo, vincitore in questa categoria e realizzato in stop motion
da uno studio indiano, mette in guardia contro i rischi dell'HIV, con
incisività e senza patetismo.
Dinamica e divertente Skung-Fu, una serie tv alla sua
seconda stagione, destinata ad un target trasversale con focus su azione
e avventura; per questo progetto lo studio irlandese Cartoon Saloon
si è avvalso della collaborazione di animatori provenienti dalla
già citata SNC di Torino in veste di storyboard artist.
Vincitori nelle categorie di serie tv per bambini, serie tv per ragazzi
e miglior episodio pilota sono stati rispettivamente: il progetto firmato
Enarmonia e Rai Fiction Uffa che Pazienza!, (lontanamente
ispirato ad una delle due favole del geniale fumettista Andrea Pazienza);
la co-produzione Gran Bretagna-Francia, Frankenstein's cat;
il progetto tedesco The Bunjies, una band di conigli
in salsa Beatles...
Tra tanti altri progetti meritevoli che non ho qui modo di analizzare
caso per caso, cito una delle più recenti proposte e co-produzioni
Rai Fiction, Il piccolo Sansereno: una favola educativa
ambientata nella Napoli del 1700, nata da un'idea dello studio multimediale
Tilapia, accattivante per originalità tematica e perizia nella
realizzazione.
Il festival di Cartoons on the Bay è stato poi l'occasione di
scoprire o ritrovare alcuni tesori dell'animazione sperimentale del
passato. Durante proiezioni pomeridiane aperte a tutto il pubblico è
stato possibile rivedere capolavori come Il flauto magico
di Lele Luzzati (uno dei padri dell'animazione d'autore italiana), oppure
Yellow Submarine (prodotto da Gerald Potterton, presente
al festival come premio alla carriera in questa edizione), o ancora
scoprirne di nuovi come la trasposizione televisiva della durata di
30 minuti dell'opera Il Rigoletto (in cui Barry Purvs,
geniale maestro della stop motion, fa cantare, respirare e piangere
i suoi pupazzi con un realismo ed una passionalità incredibilmente
toccanti).
In ultimo, nella sezione più specificamente mondana della manifestazione
sono state ospitate alcune anteprime tra cui Ortone nel mondo
dei chi ultima produzione della Blu Sky, e Tutti verso
il West: unavventura di Lucky Luke, un lungometraggio
francese che è l'ipercinetica e roboante versione contemporanea
delle classiche avventure di uno scanzonato eroe del passato.
Proprio in questa sistematica tensione dinamica tra passato e presente
dell'animazione cerca di muoversi questa manifestazione, cercando contemporaneamente
di portare alla luce le nuove tendenze e richieste del mercato del cartoon,
senza seppellire d'ignoranza le origini autorali e artigianali di quest'arte.
|