|
Red river,
USA, 1949
di Howard Hawks, con John Wayne, Montgomery Clift,
Joanne Dru, Walter Brennan
Il viaggio è troppo pericoloso e Tom Dunson deve abbandonare
la moglie per scendere in Texas, alla conquista della terra. Le lascia
in pegno un bracciale, eredità di famiglia, lo stesso che pochi
giorni dopo troverà al polso di un indiano ucciso combattendo
nelle acque del Fiume Rosso: la moglie è morta e nel peggiore
dei modi. Il fatto che Il Fiume Rosso, di Howard Hawks,
si apra con la rimozione della donna e lintroduzione a un universo
virile autosufficiente, non è affatto un caso, come non è
un caso che la drammatica (ma non troppo) scoperta di Dunson avvenga
nel fiume, promosso a qualcosa di più di un semplice luogo chiave
dellimmaginario western e del mito della frontiera. Il fiume marca
fisicamente unidea di trapasso, di attraversamento del confine
che torna con insistenza in tutto il film, fino a rimandare a un insieme
più ampio di limiti, di barriere infrante o invalicabili con
cui i protagonisti si trovano a fare i conti, rivedendo i propri ruoli
in termini psicologici, storici, generazionali. E tracciando un ambiguo
sottotesto completamente estraneo ai canoni del genere, ma puramente
hawksiano.
Il toro e la vacca
Il Fiume Rosso, ancora prima che segno topografico, è
il marchio che Dunson impone al suo bestiame: due rive che scorrono
parallele e una grossa D a lato. Allindomani delluccisione
dellindiano, infatti, ecco sopraggiungere un ragazzo con una vacca,
unici superstiti di una carovana massacrata dai pellerossa: malgrado
sembri ancora stordito dalla tragedia, il giovane Matthew alloccorrenza
sa tirar fuori la pistola, se non fosse che Dunson è ancora più
svelto a togliergliela e a schiaffeggiarlo. Il rapporto tra i due nasce
subito allinsegna della prevaricazione, ma anche di unimmediata
e istintiva attrazione. Insieme al vecchio Groot procederanno per il
Texas, conquistando sbrigativamente la terra in uno scambio di fuoco
con un drappello di messicani: Dunson proclama suo il terreno che si
estende fino al Rio Grande, storico confine con il Messico, e segna
così il punto darrivo dellespansione americana dei
coloni. Ma soprattutto passa a marchiare i due capi con il suo nome,
malgrado la resistenza di Matt, compiendo un gesto non lontano da uno
stupro: letteralmente in senso economico, ma con una sottintesa violenza
sessuale da cui inizia a dipanarsi lambiguo sottotesto che scorrerà
lungo tutto il film. Non a caso una didascalia ci ha avvertito, con
un filo di ironia: lincontro tra un uomo con un toro
e un ragazzo con una vacca fu linizio di una mandria.
Un salto avanti di quindici anni ci mostra che il sogno di Dunson è
divenuto realtà e su quella terra deserta ora si estende un florido
ranch e scalpita la più grossa mandria del Texas: Matt è
cresciuto, è appena tornato dalla Guerra di Secessione, ma il
suo atteggiamento di amorevole sudditanza verso Dunson è immutato.
Mentre gli accende la sigaretta che ha preparato, un dettaglio ci mostra
che al polso porta nientemeno che il bracciale donato un tempo dalluomo
alla moglie: Dunson è per Matt un padre, un padrone, ma anche
un marito.
Portali in Missouri
Dopo la guerra il prezzo del bestiame è crollato ed è
necessario portare la mandria a nord per riuscire a guadagnarci qualcosa:
qui si innesca il motore narrativo del film, il grande viaggio dei cowboy
con un enorme stuolo di bovini al seguito. La frontiera chiave è
di nuovo il Fiume Rosso, al di là del quale Dunson vorrebbe proseguire
per il Missouri, mentre Matt sembra accogliere il consiglio di Jerry
Valence, il nuovo arrivato: se si procede per il Kansas ci sono meno
rischi e anche lì sembra passi una ferrovia, ad Abilene, e quindi
ci sia mercato per il bestiame. Il personaggio di Valence, dopo un ingresso
promettente, è lentamente messo in ombra da Hawks per esigenze
narrative, ma le sue schermaglie con Matt sulla bellezza delle rispettive
pistole e sullabilità nellusarle sono costruite come
un duetto amoroso da commedia sofisticata. Jerry e Matt sono peraltro
anche i due fratelli che consumano la rivolta contro il padre-padrone:
quando Dunson, sempre più dispotico, minaccia di impiccare due
uomini che hanno tentato di abbandonare la spedizione, essi lo disarmano
ferendolo alla mano (e rendendolo quindi impotente, senza la pistola)
e Matt assume la guida del gruppo. Non è un caso che la scena
di destituzione si svolga appena al di là del Fiume Rosso, dove
Matt quindici anni prima era stato espropriato da Dunson della sua vacca
e che ora reclama il comando di una mandria di 10.000 capi: egli è
al tempo stesso il figlio ribelle, la nuova generazione con una guerra
alle spalle che rivendica il potere, lamante vessato che cerca
la sua indipendenza. Sulla femminilità di Matt è indicativo
anche larrivo alla stazione di sosta, quando tutti gli uomini
vanno a donne e a festeggiare, mentre lui sceglie di rimanere solo a
guardare il bestiame. È una donna a venirlo a cercare e a sedurlo,
Tess Millay, ossia, in uninversione di ruoli tipicamente hawksiana,
una donna maschile e dominatrice capace subito di soggiogarlo. Come
è ovvio, ella è gelosa di Dunson e viceversa, tanto più
che questultimo le ritrova al polso il suo vecchio bracciale:
linseguimento ormai volge al termine e il desiderio di vendetta
ha il sopravvento su tutto.
E vissero per sempre
Matt, tuttavia, porta perfettamente a termine la sua missione, rivendendo
il bestiame ad Abilene a un prezzo superiore alle aspettative, anche
se ciò non basta a calmare Dunson: quando riesce finalmente a
raggiungerlo, egli deve regolare i conti a tutti i costi. Nella scena
chiave del film (inspiegabilmente tagliata nella versione italiana),
Matt affronta il duello in piena passività, immobile mentre i
proiettili del suo ex-padrone gli sfiorano le braccia, gli portano via
il cappello, gli graffiano il viso. La rabbia di Dunson non gli può
comunque far uccidere il suo protetto, ma può solo permettergli
una lunga, selvaggia seduzione, ancora una volta affidata alle pistole,
ancora in bilico su un senso del possesso che agisce a senso unico.
Il tutto finisce a pugni, fin quando interviene proprio Tess, che, pistola
alla mano e scoppiando di gelosia, impone ai due di far pace per poi
uscire di scena furibonda. Dunson disegna sulla sabbia il vecchio marchio,
il Fiume Rosso affiancato da una D, e aggiunge una M
per Matt: dopo lo stupro e la rottura, si consuma (ovviamente di nuovo
intorno al fiume) lunione che fa di Matt un socio, un figlio legittimo
e, naturalmente, uno sposo coi fiocchi. Capovolgendo i luoghi del western,
il valore delle frontiere e delle pistole, Hawks ha servito infine una
perfetta commedia dei sessi: quale finale più appropriato di
un matrimonio?
|